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La distanza delle stelle
Claudio Elidoro

Dedichiamo ancora un po’ d’attenzione all’importante idea della parallasse stellare provando ad affrontare alcuni quesiti. Per rispetto a Friedrich Bessel, il primo semplice nodo che proviamo a sciogliere è quello di ripercorrere i suoi calcoli.

Come si è appena ricordato, quando annunciò la parallasse di 61 Cygni Bessel indicò un valore di 0,3136 arcsec, valore dal quale possiamo giungere, in modo semplice e rapido, alla distanza della stella espressa in parsec (pc):

 

d = 1 / 0,3136 = 3,18 pc

 

Ma quanto varrebbe tale distanza se, anziché utilizzare il parsec, volessimo esprimerla in anni luce (a.l.)? In altre parole: quanti anni luce ci vogliono per fare un parsec?

Per effettuare una simile trasformazione è necessario anzitutto calcolare a quanti chilometri corrisponde un a.l. Per questo ce la caviamo abbastanza agevolmente. Infatti, arrotondando la velocità della luce a 300.000 km/s, otteniamo :

 

          1 a.l. = c (velocità della luce) x 1 anno =

                    = 3 x 105 km/s x (60 x 60 x 24 x 365,25) s

          = 9,47 x 1012 km

 

D’altra parte, la definizione di parsec impone che:

 

          1 pc = 1 ua / tg (1 arcsec)

          = 150 x 106 / 4,84 x 10-6 = 3,09 x 1013 km

 

calcolo nel quale, vista l’estrema piccolezza dell’angolo, abbiamo considerato il valore della tangente praticamente identico al valore dell’arco corrispondente (pari a 4,84 x 10-6 radianti) e abbiamo, per comodità, considerato l’unità astronomica (ua) pari a 150 milioni di chilometri.

I valori trovati ci permettono di calcolare che

 

          1 pc = 3,09 x 1013 / 9,47 x 1012 = 3,26 a.l.

 

Secondo le rilevazioni e i calcoli di Bessel, dunque, 61 Cygni si trova alla distanza di 10,37 a.l. Misure più recenti della parallasse hanno limato un po’ il valore del 1838, portandolo agli attuali 0,294 arcsec, con il risultato di allontanare leggermente 61 Cygni, fino a 11,08 a.l.

Un secondo rapido calcolo lo dedichiamo alla valutazione della distanza limite per la quale il metodo della parallasse possa essere considerato applicabile (e dunque affidabile).

Potremmo essere indotti a ritenere che la rilevazione e la misurazione di angoli sempre più piccoli possa ritenersi una questione esclusivamente strumentale. Niente di più sbagliato. Guai, infatti, a dimenticarci dei pesanti influssi sulle osservazioni astronomiche imposti dalla nostra atmosfera. La turbolenza atmosferica – e questo lo ha certamente notato anche chi solo occasionalmente ha provato a dare un’occhiata nell’oculare di un telescopio – pone un drastico limite alla misurazione di angoli inferiori al centesimo di arcosecondo.

Questo significa che una distanza pari a d = 1 / 0,01 = 100 pc costituisce praticamente un limite invalicabile per la rilevazione di una parallasse da Terra.

Le cose migliorano enormemente non appena riusciamo a liberarci dei limiti imposti dall’atmosfera. Lo provano in modo schiacciante le misurazioni ottenute dal satellite Hipparcos (acronimo per High Precision Parallax Collecting Satellite) nel corso della sua missione (svolta tra il 1989 e il 1993), nella quale raccolse la parallasse di quasi 120 mila stelle con una precisione di 0,001 arcosecondi (catalogo Hipparcos) e oltre un milione con precisione di 0,02-0,03 arcosecondi (catalogo Tycho).

Resta comunque il problema della misura della distanza per le stelle che risultano irraggiungibili con il metodo della parallasse. Mentre riflettiamo se è il caso di dedicare anche a questo argomento – o a una parte di esso – una prossima spigolatura, anticipiamo, in una sorta di trailer cinematografico, un grafico di facile lettura (Fig. 2) che illustra alcuni dei possibili metodi a disposizione degli astronomi per spingere sempre più in là la determinazione delle distanze cosmiche.

 

 

 

Fig. 2. Portata di alcuni tra i principali metodi a disposizione degli astronomi per misurare le distanze cosmiche. Come si può notare, si tratta di una vera e propria “scala” delle distanze, in cui ogni gradino è indispensabile per calibrare quello successivo.

 

 


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