L'effetto
Doppler
Annibale D'Ercole
Osservatorio Astronomico - Bologna
Nel 1842, a Vienna, Christian Doppler
(18031853) scoprì un effetto fisico che porta il suo nome e che ha
unimportanza straordinaria in astrofisica e cosmologia. Leffetto Doppler si
applica a tutti i fenomeni ondulatori, e dunque alla propagazione dei fenomeni sonori e
luminosi (nei primi è laria ad essere compressa e dilatata periodicamente, mentre i
secondi vengono prodotti da unoscillazione concertata di un campo elettrico e di un
campo magnetico). Nella vita quotidiana ci possiamo rendere conto dellinfluenza delleffetto Doppler sui fenomeni sonori. Un osservatore che si trova sulla banchina di una stazione attraversata da un treno di passaggio percepisce un cambiamento nel suono associato alla sirena del treno mentre questo dapprima si avvicina, passa e successivamente si allontana. Oltre allovvio cambiamento nellintensità del suono, che aumenta quando il treno è in avvicinamento e diminuisce quando il treno si allontana, vi è anche una variazione della frequenza percepita. Il suono infatti ha un tono più alto mentre il treno si avvicina e più basso nel caso opposto. Al contrario, un viaggiatore posto sul treno non percepisce alcun cambiamento. Leffetto
Doppler si verifica perché cambia il tempo che il suono impiega per raggiungere
losservatore fermo sulla banchina. Così come la frequenza di un suono (o, alternativamente, la sua lunghezza donda) è associata alla sua tonalità, la frequenza di unonda luminosa visibile ne determina il colore. La luce di colore rosso è composta da onde elettromagnetiche di minore frequenza (ovvero di maggiore lunghezza donda) rispetto alla luce blu. Pertanto il segnale luminoso posto su unambulanza dovrebbe apparire più blu quando questa si avvicina, e più rosso quando si allontana. In realtà, essendo la velocità dellambulanza enormemente più bassa di quella della luce (pari a circa 300.000 km/s), leffetto Doppler risulta trascurabile, e la luce appare sempre dello stesso colore. In astrofisica, però, i corpi celesti sono dotati di
velocità elevate che, per quanto più basse di quella della luce, non sono tuttavia del
tutto trascurabili. Le atmosfere stellari sono composte da atomi che, data lelevata
temperatura, emettono radiazione a lunghezze donda ben precise; lemissione di
radiazione ad una determinata lunghezza donda viene detta riga.
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