Se
lanciamo in alto un sasso, questi, a causa della gravità terrestre,
rallenterà sempre più fino a raggiungere un’altezza massima
e a ricadere poi a terra. Questa altezza massima è tanto maggiore
quanto maggiore è la velocità iniziale con cui scagliamo
il sasso. È facile capire che esiste una velocità limite
vf detta velocità di fuga:
se il sasso viene lanciato con una velocità pari o superiore a questa,
esso, pur continuando a rallentare, non invertirà più il
suo moto e si allontanerà definitivamente dalla Terra.
Ogni corpo celeste la cui gravità non è trascurabile è caratterizzato da una sua velocità di fuga tanto maggiore quanto maggiore è la sua massa e minore è il suo raggio: per la Terra essa vale 11,2 chilometri al secondo, per il Sole 618 chilometri al secondo. Per una nana bianca, che ha una massa paragonabile a quella del Sole compressa all’interno di un raggio simile a quello della Terra, si ha tipicamente vf ~7000 chilometri al secondo, e per oggetti ancora più compatti come le stelle di neutroni si arriva a vf ~150000 chilometri al secondo. I buchi neri sono oggetti così compatti che la loro velocità di fuga è pari o superiore a quella della luce c =300000 chilometri al secondo. Dal momento che nulla in natura può superare tale velocità, questo significa che niente può abbandonare un buco nero, luce compresa. Se
la velocità di fuga di un corpo cresce con la sua compattezza, è
possibile definire un raggio critico per cui si arriva ad avere vf
= c. I buchi neri sono dunque oggetti il cui raggio è minore
o uguale di questo raggio critico, detto raggio di Schwarzschild.
Il raggio di Schwarzschild è pari a RS=3M'
chilometri, dove M' è la massa del corpo misurata
in unità della massa solare =2
x 1033 grammi.
Nonostante
non possa essere osservato direttamente, un buco nero può manifestare
la sua presenza tramite l’enorme forza di gravità esercitata su
altri corpi celesti che orbitino nei dintorni. La traiettoria di questi
corpi viene fortemente alterata dall’azione del buco nero, ed essi possono
eventualmente venire "fagocitati" da quest’ultimo, sparendo al di là
del raggio di Schwarzschild.
Un
effetto bizzarro è l’effetto di "rallentamento del tempo" che si
verifica nei dintorni di oggetti che esercitano una forte gravità,
e in particolare nei pressi di un buco nero. Se lo spazio fosse disseminato
da un certo numero di orologi fissi, un osservatore posto vicino ad un
astro massiccio, dove la gravità è forte, vedrebbe gli orologi
distanti correre più in fretta; al contrario, ad un osservatore
lontano, dove la gravità è più debole, gli orologi
vicino al corpo celeste sembrerebbero scandire il tempo ad un ritmo più
lento.
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